Negli ultimi anni, la pandemia ha decisamente cambiato le prospettive di lavoro di molte di noi. Tra licenziamenti, dimissioni volontarie (perchè non c’era scelta) e smartworking ne abbiamo viste delle belle.
Per questo motivo tante donne stanno accarezzando l’idea di lasciare per sempre il lavoro da dipendente e mettersi in proprio: guadagnando in autonomia, flessibilità e indipendenza.
Ma come si lascia il lavoro per mettersi in proprio? Quali sono gli step da seguire? Continua a leggere per scoprirne di più
Come Lasciare il Lavoro
“Semplice! Do le dimissioni!”
Alt, non è così banale. Dai le dimissioni e poi?
Non consiglio mai a nessuna di lasciare il proprio lavoro alla cieca per buttarsi in un business indipendente che ancora non esiste o è tutto nella testa. E’ necessario fare le cose per gradi e lavorare al proprio progetto quando si ha ancora una occupazione; a meno che, dal punto di vita economico, ci si possa permettere qualche mese/anno senza entrate.
Se però il tuo lavoro attuale proprio non ti piace o non si concilia con la vita familiare, per il tuo bene, è meglio cambiarlo al più presto.
La soluzione ideale sarebbe quella di trovare un part time (si lo so che non è semplice) o un lavoro più vicino a casa in modo che nel cambio tu riesca a guadagnare del tempo, tempo che impiegherai per studiare il tuo progetto indipendente.
In questo modo ti garantisci un’entrata e nel frattempo sviluppi il tuo sogno.
Punto critico di questo step: continuo a mandare cv ma non mi chiama nessuno.
Vediamo come risolvere questo punto. Il problema potrebbe essere legato a 3 fattori:
- cv e cover letter non adeguate;
- candidatura a posizioni sbagliate;
- nessuna strategia durante il processo di ricerca lavoro.
Cerca di indentificare dove sta il problema nel tuo caso. Se hai bisogno di una consulenza gratuita, invia il tuo cv a cecilia.womam@gmail.com, sarò lieta di revisionarlo gratis per te.
Come mettersi in Proprio
Una volta che hai trovato del tempo per studiare il tuo progetto, quello che devi fare è pianificare tutte le attività. Ne parlo bene in questo articolo.
Non potranno mancare nel tuo piano:
- definizione del servizio e del cliente,
- definizione del messaggio e delle parole chiave del tuo brand,
- formazione necessaria per la partenza del progetto,
- sviluppo della presenza on-line (sito, social),
- quattro chiacchiere con un commercialista,
- preventivi per ogni voce di spesa,
- stesura di un piano di business dettagliato (costi/ricavi)…ecc.
E dopo una prima fase di analisi e progettazione, il tuo business indipendente inizierà a prendere forma e, perchè no, a dare i suoi frutti.
A questo punto l’obiettivo è quello di farlo crescere, tanto da farlo diventare la tua fonte di guadagno principale, così che tu possa finalmente lasciare il lavoro da dipendente per buttarti a capofitto nel sogno di diventare freelance.
Punto critico di questo step: non ho nessuna idea – allora vola alla MasterClass gratuita
Altro punto critico di questo step: ho un’idea ma non so da dove cominciare – allora vedi la VideoLezione in regalo
In entrambi i casi, dont’worry! E’ normale non sapere cosa fare o da che parte iniziare. Nessuno nasce imparato e WoMam e qui per supportarti. Non dimenticarti dell’enorme opportunità di prenotare una videocall di consulenza gratuita scrivendo a cecilia.womam@gmail.com e ricorda di dare un’occhiata alla pagina delle risorse gratuite e a quella dei corsi e dei manuali.